Cassazione penale, sez. V, sentenza 21 febbraio 2017, n. 8362

Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la sentenza di condanna per il reato di atti persecutori in danno della ex moglie separata, la Corte di Cassazione (Cassazione penale, sez. V, sentenza 21 febbraio 2017, n. 8362) – nel respingere la tesi difensiva secondo cui i fatti sarebbero stati riconducibili al reato di molestie per non essersi verificata alterazione delle abitudini di vita, che non può essere integrata da un generico stato d’ansia -, ha ribadito il principio per cui ove la condotta dello stalker sia fonte di continuo stato d’ansia e di timore per l’incolumità propria e dei familiari della vittima, non è essenziale, ai fini della configurabilità del reato, anche il mutamento delle abitudini di vita, costituendo la stato d’ansia e il mutamento delle abitudini di vita eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice.

Fonte: Quotidiano Giuridico

– http://www.altalex.com/documents/massimario/2016/11/03/infortunio-sul-lavoro-inail-risarcimento-assicurazione-danno-differenziale-surrogazione

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